mercoledì 25 maggio 2011

Guida agli stereotipi sugli Italiani. Ecco come ci vedono.

In passato, quali sono state le ragioni che hanno spinto gli italiani ad emigrare? E quali sono le motivazioni che spingono oltre confine questa generazione?


Probabilmente oggi le motivazioni più comuni sono la collera rivolta all’Italia e ai suoi Italiani. In un forum TonyB dice degli italiani:

“...Forse le persone peggiori e inaffidabili del pianeta. Disorganizzate, ipocrite, egoiste, arroganti, ignoranti, razziste e l'elenco non finisce qui... Avete provato la burocrazia in Italia? E le facce stupite degli impiegati che ti mandando da una parte all’altra perché non sono disposti a fare il loro lavoro? Oppure nelle banche in cui ciascun operatore inventa le proprie regole sulla base della qualità del caffe’ che hanno preso quel giorno? Tutti qui amano l'Italia, anche io, ma solo a causa dei film che esageratamente pubblicizzano questo paese... Credetemi, l'Italia è un inganno...”.

Se pensavate fosse lo sfogo di un giovane emigrante italiano che si lamenta dell’ attuale situazione del nostro paese, rileggete bene quindi, perché si tratta di un mio scherzo!
Perdonate dunque il mio strano esperimento, ma TonyB non e’ italiano, e certamente non gli si chiedeva quali fossero le sue ragioni per andare via dell’Italia. In realtà era stata fatta questa domanda: “Cosa pensate degli italiani? Vi prego di sentirvi liberi di dire qualunque cosa vogliate, includendo stereotipi e altro.” Gli italiani tendono a lamentarsi facilmente del loro paese, ma cosa succede se e’ uno straniero a farlo?

Spesso si assiste a questo paradosso, dove ci si puo' lamentare di noi stessi, fin quando a farlo non sia uno straniero! E TonyB ha fatto quello che spesso gli italiani fanno costantemente, solo che questa volta TonyB ha attirato l’attenzione di chi italiano lo e’ eccome, accorrendo in difesa della propria nazione. Questo ovviamente e’ solo uno scorcio di quello che si puo’ trovare sul web.
Sia chiaro, non voglio fare il falso moralista, ma per chi fa un lavoro d’ufficio come quello del programmatore, e’ bene essere a conoscenza di quelli che sono gli stereotipi e i luoghi comuni che seguono gli italiani all’estero. In modo da poterli affrontare o, se siete furbi, farci delle belle risate sopra.

Gli italiani e il loro fascino: 

Ci vogliono belli, alti, con capelli scuri e occhi chiari, tutti con il naso grande e la pelle olivastra.
Simpatici e giocherelloni, aperti e vivaci. Non esistono italiani tristi.
Ci riteniamo di essere i miglior amanti del mondo, mentre loro ci ritengono dei Don Giovanni impenitenti incapaci di condurre un qualsiasi tipo di relazione seria.
Siamo donnaioli, romantici e melensi tanto da provocare il diabete.
Bugiardi e pronti a tutto con le donne, pur di arrivare all’obiettivo prefissato.

Gli italiani e la moda:

Non esiste italiano che non usi occhiali da sole di marca. Al chiuso, la notte, con la pioggia, l’italiano ha sempre gli occhiali da sole.
Indossiamo sempre un abbigliamento fantasioso ma elegante e alla moda; il pantalone bianco ci caratterizza moltissimo.
Le donne italiane sono sensuali e leggono solo Vogue e Vanity Fair.
Tutte le donne sono magre e belle fino a che non si sposano, o comunque non superano i 25 anni.

Gli italiani e la famiglia:

Tutti gli uomini italiani vogliono sposare le loro madri, e quando sono giovani si fanno crescere i baffi in modo che possano essere come loro. Se ne deduce quindi che gli uomini italiani hanno una malsana ossessione con le loro madri.
Ma siamo anche molto uniti con la famiglia, e tutti abbiamo famiglie enormi che vanno d’amore e d'accordo. Tutti i fratelli e i padri sono estremamente protettivi nei confronti delle ragazze.
Gli italiani sono molto religiosi, tutti cristiani che vanno in chiesa ogni sabato e domenica.
Siamo più o meno tutti mafiosi. È indifferente se si viene da Bolzano o dal profondo sud, si è comunque legati alla mafia.

Gli italiani e la cucina:

In Italia si mangia meglio che in qualunque altra parte del mondo. Sappiamo cucinare bene, e forziamo chi ci fa visita a mangiare più di noi.
Regolarmente mangiamo spaghetti a pranzo e pizza per cena. La pasta è considerata una vitamina essenziale in Italia.
Abbiamo i famosi "spaghetti meatballs" in Italia, spaghetti al sugo e polpette di carne mischiati nello stesso piatto. 
C'è una cultura del caffè sorprendente, esemplificata da Starbucks, Caffe Nero, e cosi via.

Gli italiani e il senso civico:

Non rispettiamo la legge, perdiamo la pazienza facilmente, e fumiamo troppo.
I negozianti sono impazienti e anche scortesi. Abbiamo troppa burocrazia.
Guidiamo male e in modo folle. Non facciamo attraversare i pedoni.
Le autostrade sono percorse solo da Lamborghini, Ferrari e Maserati che sfrecciano a 300 km/h, ma i Carabinieri hanno delle belle divise.

Gli italiani in vacanza all’estero:

Non conosciamo l’inglese, ma a differenza degli altri in un modo o nell’altro riusciamo SEMPRE a farci capire; inoltre conosciamo solo i modi più stupidi per fare i complimenti alle ragazze straniere.
Quando andiamo in vacanza solitamente ci portiamo al seguito tutta la famiglia, parenti o amici che siano. Siamo cosi rumorosi che urliamo anche nei musei.

Gli italiani in Italia:

Sai cosa succede ad un italiano se gli leghi le mani? Diventa muto.”; praticamente parliamo con i gesti.
La lingua italiana è facile, basta finire tutte le parole con qualche vocale.
Tutti gli italiani vanno girando in gondola a cantare “O Sole Mio”.
Gli italiano e il nostro accento, tutto uguale, teso a stressare ogni singola sillaba.
Se non sai intonare prontamente “L’italiano” di Toto Cotugno, vieni guardato in malo modo. Credono sia il nostro inno nazionale probabilmente.

Gli italiani ed il lavoro:

Scansafatiche, sempre pronti a evitare qualunque tipo di lavoro che implichi sforzo fisico.
Parliamo il "Broken Engish", facciamo abbondante uso di telefoni cellulari (almeno due a persona), ma non sappiamo usare internet.
Non usiamo mezzi di trasporto pubblico, perché semplicemente non funzionano, ma in città guidiamo esilaranti piccole auto.
Andiamo sempre in giro con la borsa piena di contanti perché non sappiamo cosa siano le banche, e siamo sempre in ritardo (e se siamo in anticipo troviamo il modo di essere in ritardo comunque).
Ci vogliono talmente stupidi che se si vuole trovare un QI superiore a 100 in Italia, devono avere almeno 3 italiani assieme nella stessa stanza.

Se vi dovesse capitare una situazione in cui i vostri collghi fanno sfoggio di tutti questi luoghi comuni, voi potreste aggiungere:

La maggior parte degli uomini italiani sono idraulici, e trascorrono la giornata di lavoro saltando sulle tartarughe, mangiando funghi, e salvando principesse!

Conoscete qualche altro luogo comune? Scrivete qui il vostro commento.


sabato 14 maggio 2011

Colloqui nel Regno Unito. Preparazione alle domande tecniche per chi vuole lavorare nel settore IT.

Per qualcuno l'aspetto che mette più alla prova la volontà di emigrare all’estero, e’ la paura di affrontare un colloquio di lavoro del tutto diverso da quello che ci si aspetta.


Caro Informatico Migratore, potresti darci qualche dritta riguardo ai colloqui tecnici che si sostengono a Londra?

Innanzitutto si cerca di rafforzare le proprie conoscenze sulle tecnologie di competenza, magari andando su internet a cercare quali potrebbero essere le domande tipiche che uno può ricevere. Per esempio se sono programmatore Java, scriverò su Google:

java + interview questions

Imparate a memorizzare sia le domande che le risposte in modo che, in fase di colloquio in lingua inglese, le possiate affrontare senza troppi intoppi.

Che tipo di domande potremmo ricevere?

I colloqui spesso si incentrano sugli aspetti tecnici del lavoro che si svolgono all’interno della società, quindi durante l’intervista colui che colloquia esprimerà la sua esperienza in merito alle tecnologia usate e le soluzione adottate ai problemi, proponendo delle domande che potrebbero essere una sorpresa per chi le riceve.

Fortunatamente, lo stesso metodo utilizzato per prepararsi alle domande relative alle tecnologia, può essere usato per prepararsi a qualsiasi altro tipo di domanda che viene richiesta. Proprio come in qualsiasi esame da sostenere, la prima cosa che si deve sapere è cosa tratta la società che e’ intenzionata ad assumervi.

Un esempio potrebbe essere andando a investigare nel sito, ricercando tra i contenuti e le posizioni aperte che offre la compagnia fintanto da riconoscere cosa sta cercando. Una volta che avete queste informazioni, è possibile prevedere sia le domande che vi verranno poste che le risposte che l'intervistatore vuole ricevere.

Ci sono delle differenze significative tra un colloquio fatto in Italia ed uno nel Regno Unito?

Escludendo la lingua ovviamente, come in Italia anche qui non e’ possibile prevedere che tipo di colloquio verrà svolto. Posso dire che con l’avanzare del tempo la metodologia utilizzata, venendo a che fare con aziende di dimensioni medio-grandi, tende sempre più ad omologarsi. In relazione a questo si potranno prevedere più fasi: 
  • un colloquio conoscitivo; 
  • un quiz o test; 
  • un altro colloquio di tipo tecnico; 
  • un colloquio conclusivo con un manager o dirigente. 
Il tutto potrebbe svolgersi o in una giornata, oppure scaglionata in più giornate.

Ci sono delle differenze invece nelle domande tecniche?

Io personalmente non ho trovato queste grandi differenze. Come in Italia anche qui c’e’ chi preferisce fare domande generiche senza entrare troppo nello specifico e chi, invece, tende a verificare con metodo le competenze che si riportano nel CV.

Inoltre chi viene assunto nel Regno Unito dovrà passare un periodo di prova di 3 mesi. Durante questo lasso di tempo la società potrà quindi monitorare le reali competenze del nuovo assunto e, qualora non sia valutato positivamente, al termine di questi tre mesi la società potrà rescindere il contratto.


 Avete fatto un colloquio all’estero? Riportate qui la vostra esperienza!